TEFTERI

IL LIBRO DEI CONTI IN SOSPESO

di VINICIO CAPOSSELA

Premio Volponi-Maghunting nella categoria “Reportage Narrativo”

Performance Transmediale

La Crisi Greca a Suon di Rebetiko

ADATTAMENTO, REGIA E INTERPRETAZIONE: ANGEROULA PITSAKI

Il Tefteri è il libricino dei conti, quello su cui al negozio di alimentari si segnano i debiti, i crediti, i conti in sospeso.

“…Ed era il 2012, l’anno in cui si senti dire spesso alla televisione: <Non siamo la Grecia», <non faremo la fine della Grecia». Che peccato. Infatti, non siamo la Grecia. Per questo ne abbiamo bisogno…….»
Vinicio Capossela

L’adattamento teatrale di ANGEROULA PITSAKI descrive gli effetti e gli esiti più rilevanti determinati dal terremoto finanziario e dal tracollo sociale ed economico della Grecia degli ultimi anni e, al tempo stesso, delinea le caratteristiche della cultura ellenica, contenute nella musica rebetiko.
Il testo teatrale altro non è se non la raccolta di questi punti cardine, raccontati da Vinicio Capossela nel suo libro Tefteri.
Vinicio Capossela ha scelto di affrontare il tema della crisi, attraverso la lente del rebetiko, scelta che si è rivelata non solo geniale, ma, altresì, la migliore.
Da qui scaturiscono i due binari su cui si avvia e si dispiega questa piéce.
Il primo, esamina il rebetiko in relazione alla crisi greca ed in conseguenza di quella europea. I riflettori si accedono sui momenti più cupi, intensi e drammatici della crisi economica attraverso una raccolta di video proiezioni.
Il secondo binario presenta il rebetiko, genere musicale energico e dirompente, capace di esprimere tutta la quintessenza e l’autenticità dello spirito della cultura greca; quello spirito eroico e ribelle, dionisiaco e profondo. Il rebetiko lo custodisce e lo rilancia nei suoi momenti più significativi.
Il premiato testo di Vinicio Capossela nel suo adattamento teatrale, diviene una grande orchestra costituita da cinque elementi fondamentali: la musica, la danza, il teatro di prosa, le video proiezioni ed il teatro delle ombre che si fondono in unisono. Ne scaturirà uno spettacolo armonioso e polifonico, dove tutti gli elementi si alterneranno indistinguibilmente, dando vita ad una rappresentazione versatile e completa.
In scena, si svela l’eleganza e la ricchezza insita nei riti, nelle celebrazioni della cultura greca che si trasforma in Arte e condivide sentimenti come il dolore, la gioia, la disperazione, la perdita, l’amore; la musica che li accompagna cala nel profondo dell’essere, esprimendosi attraverso una lingua diretta, veritiera.
Lo spettacolo mostra e si interroga sulle conseguenze sociali ed economiche della crisi, ma cosa vuol dire Crisi e da che cosa nasce? Crisi, dal verbo greco krino, vuole dire scegliere, cernere, e scegliendo impariamo a distinguere la verità e a dare senso alle nostre vite.
Oggi è necessario ricollocare l’uomo, l’antropos, al centro dei nostri interessi per non finire divorati dall’egoismo di un accelerato sviluppo economico, in una società “globale” immersa nel materialismo. Bisogna ritrovare i valori perduti e fare scelte capaci di condurci alla verità.
Occorre restituire al popolo greco la sua verità, perché questo significa salvaguardare l’identità dell’Europa intera. Significa dare una risposta seria a chi l’ha derisa in questi ultimi anni, accusandola di essere la sola artefice del suo tragico destino. Nella sola tradizione si ritrova la fede e nella fede quella fiducia che, oggi, il sistema monetario mondiale ha calpestato.
In Tefteri, il libro dei conti in sospeso, Vinicio Capossela ci racconta la Grecia della Crisi, rianimata da una musica ribelle, il Rebetiko, insegnandoci l’Arte di sopravvivere.

MOVIMENTO SCENICO: KIKI BAKA

SCENOGRAFIE E COSTUMI: SARA SVATI

                                        VIDEO E LIGHT DESIGNING: MARIA ATHANOSOPOULOU

Realizzazione scenografie: ARTESCENO SRL –MASSIMO SERGIANNI

Collaborazione musiche: IOANNIS NTOUNAS e KOSTIS GARDIKIS

Inciso verbale: MAURIZIO BOLDRINI

Voce di Karaghiosis: GIANNIS DALIKAKOS

Organizzazione: ANNALISA SICILIANO