Narrazione urbana per voce e suoni sul Grande Raccordo Anulare di Roma
Un progetto di Nicolò Bassetti
Tratto e adattato dall’omonimo libro Sacro romano Gra di Sapo Matteucci e Nicolò Bassetti (ed. Quodlibet-Humboldt, 2013)
Live project di e con Aldo Vinci
Sound design di Stefano Grosso
Presentata in forma di studio a Venezia su invito del Mibact, per la serata di chiusura della Biennale di Architettura 2014, l’azione teatrale SACRO ROMANO GRA Narrazione urbana per voce e suoni sul Grande Raccordo Anulare di Roma è pronta per il debutto a Roma. In scena da mercoledì 11 maggio al Teatro di posa di Cinecittà Campus, proprio nel cuore di uno dei tanti quartieri toccati dal racconto. Uno spettacolo nato dall’incontro di Aldo Vinci, interprete e regista, con Nicolò Bassetti e Sapo Matteucci – gli autori del libro da cui è tratto lo straordinario documentario di Gianfranco Rosi Leone d’oro a Venezia70 – e si avvale della preziosa collaborazione di Stefano Grosso, lo stesso sound designer del film.
Travel biografy, DJ Set, musica degli spazi, ritmo delle visioni, cadenza delle parole, coreografia delle contrapposizioni umane e architettoniche, SACRO ROMANO GRA è un viaggio sensoriale di luci e suoni attraverso le emozioni di un percorso urbano contemporaneo. Al centro di tutto, una consolle ed un attore, che da solo governa sound e racconto.
“La cosa che mi ha colpito di più alla lettura del libro” – racconta Aldo Vinci – “è stata lo stile, immediatamente narrativo, che per deformazione professionale, mi sentivo spinto a ‘mettere in voce’. E laddove c’è qualcuno che racconta e qualcun altro che ascolta, è senza dubbio teatro. La prima volta che, con gli autori, abbiamo parlato della possibilità di una versione live del Progetto SACRO GRA, ci siamo immediatamente trovati in accordo su un punto: cosa non sarebbe stato. Non un reading letterario. Non teatro di narrazione. Non la trasposizione drammaturgica del libro né tanto meno del film. I suoni sono diventati la chiave di volta. Sono parte integrante della narrazione, sono affabulazione anarchica, non imprigionata nella sintassi, nei vocaboli. Suoni reali e suoni evocati dalle memorie individuali. La luce dei luoghi, la luce rifrangente, la luce volgare. I suoni e la luce non si possono recitare. ”
In scena, si esplora la “circolarità” del viaggio, da Shakespeare ai neomelodici, in sette tappe: Prologo dall’Enrico V di Shakespeare – Salotto popolare effervescente naturale – Avamposti del passato – Arte del rammendo – Archètipi tiranni – Manutenzione dell’abbandono – Chiusura. Il risultato è una navigazione universale tra le maree della trasformazione urbana, nell’altrove quotidiano che circonda la Capitale. Per gli antichi erano sacri i grandi fiumi, le montagne, tutto ciò che l’uomo non riusciva a comprendere e a governare. Questa sacralità fatta di mistero, stupore e straniamenti è la stessa del Raccordo. Un mondo straordinariamente reale, molto vicino e molto lontano da Roma.
Sacro GRA è un laboratorio di narrazione della Roma contemporanea. La traccia è il Grande Raccordo Anulare, 70 chilometri della più lunga autostrada urbana dItalia, luogo mai riconosciuto come protagonista dello sviluppo della Capitale, ma che più di ogni altro ne riassume i caratteri e la complessità.
Il bagaglio di partenza sono quattro anni di lavoro di squadra sul territorio: un viaggio a piedi di 300 chilometri; un libro, Sacro romano GRA di Nicolò Bassetti e Sapo Matteucci, il film di Gianfranco Rosi vincitoredelLeoned’Oroalla70°MostraInternazionaled’ArteCinematograficadiVenezia,unprogetto fotografico con Massimo Vitali, una approfondita ricerca storiografica e di archivio.
Dal Progetto Sacro GRA nasce questa azione teatrale. Un racconto per voci e suoni con brani tratti dal libro, adattati da Sapo Matteucci e Nicolò Bassetti, con la regia di Aldo Vinci, anche linterprete, e il sound design di Stefano Grosso che ha lavorato anche al film.
Tiene la scena l’attore con una consolle. Da solo interpreta il testo e governa i suoni. Testo e suoni dialogano, si confrontano, si scontrano, a volte combattono.
Il risultato è un viaggio universale tra le maree della trasformazione urbana, uno spettacolo di un’ora che offre lo spaccato di un altrove quotidiano che circonda la Capitale. SACRO ROMANO GRA è la narrazione di un territorio in perenne fermento, tra antico, moderno, esperimenti vitali e rifugi dalla vita, domande inevase e qualche mistero.
Un’ora di visioni di un mondo straordinariamente reale, molto vicino e molto lontano da Roma.
di Aldo Vinci
SACRO ROMANO GRA è una travel biography. Restituisce le sensazioni e le curiosità di chi esplora quei territori emblematici. È un viaggio anche sensoriale, attraverso i suoni e la luce.
La cosa che mi ha colpito maggiormente alla lettura del libro, è stata lo stile narrativo, che per deformazione professionale, mi sentivo spinto a “mettere in voce”.
E laddove c’è qualcuno che racconta e qualcun altro che ascolta, è senza dubbio teatro.
La prima volta che con gli autori abbiamo parlato della possibilità di una versione live del Progetto SACRO GRA, ci siamo immediatamente trovati in accordo su un punto: cosa non sarebbe stato.
Non un reading letterario. Non teatro di narrazione. Non la trasposizione drammaturgica del libro né tantomeno del film.
I suoni: la chiave di volta. Sono parte integrante della narrazione, sono affabulazione anarchica, non imprigionata nella sintassi, nei vocaboli. Suoni reali e suoni evocati dalle memorie individuali. La luce dei luoghi, la luce rifrangente, la luce volgare. I suoni e la luce non si possono recitare.
SACRO ROMANO GRA è un dj set, un viaggio dentro le emozioni di un percorso urbano contemporaneo. È musica degli spazi, ritmo delle visioni, cadenza delle parole. Coreografia delle contrapposizioni umane e architettoniche. In scena, si esplora la “circolarità” del viaggio: Da Shakespeare ai neomelodici. Stupore, ironia, domande, licenze poetiche, traslazioni, trasgressioni.
LE TAPPE DELL’ AZIONE TEATRALE
Per gli antichi erano sacri i grandi fiumi, le montagne, tutto ciò che luomo non riusciva a comprendere e a governare. Questa sacralità fatta di mistero, stupore e straniamenti è la stessa del Raccordo, ed è quella che il libro, il film e ora questo spettacolo provano a restituire.
Sapo Matteucci, scrittore e giornalista, ha pubblicato Q.B. La cucina quanto basta (2008) e Cera una vodka. Uneducazione spirituale (2010), entrambi i libri per la casa editrice Laterza. Collabora a «Repubblica» e «Nuovi Argomenti».
Nicolò Bassetti, paesaggista-esploratore urbano, progetta il recupero e rilancio funzionale di aree dismesse. Nel 2010 ha intrapreso un viaggio intorno ai territori del Raccordo Anulare di Roma, percorrendo a piedi più di 300 chilometri. Da questa esperienza è nato il Progetto Sacro Gra.
Aldo Vinci, attore, regista, autore, si diploma alla Scuola del Teatro Stabile di Genova. Collabora con alcuni tra i più importanti teatri italiani, diretto da Ronconi, Lavia, Nanni, Calenda. Scrive e interpreta testi di Teatro Civile come CAMALLI – storie vissute e narrate dalle genti del Porto di Genova ed è co-autore dello spettacolo God Save the Punk!. Lavora in tv e al cinema. Il suo ultimo film è Zeta di Cosimo Alemà (Italia, 2016).
Libro
Sacro romano Gra
di Nicolò Bassetti e Sapo Matteucci con uno scritto di Renato Nicolini postfazione di Gianfranco Rosi Quodlibet Humboldt, 2013 formato 145×220 – pagine 256 isbn 978-88-7462-577-4 prezzo Euro 16,50
Film
Sacro GRA
vincitore del Leone DO ro alla 70° Mostra Internazionale dA rte Cinematografica di Venezia Regia: Gianfranco Rosi
da unidea originale di Nicolò Bassetti
montaggio Jacopo Quadri
Montaggio del suono Stefano Grosso
produzione DocLab in coproduzione con La Femme Endormie, con RAI CINEMA e con il sostegno del MIBACT
Progetto fotografico
a cura di: Massimo Vitali
scatti di Massimo Vitali, Filippo Brancoli Pantera, Lucia Busnarda, Alessandro Esposito, Giovanni Romboni